Pattinaggio Velocità, 2008/09

Comunque questo sport presenta grandi atleti ma è una palla micidiale da vedere in tv.

A me sinceramente piace parecchio, lo stile della pattinata è molto gradevole, però come dice wil sono gusti personali.

Credo che come gesto, quello dei pattinatori di velocità sia uno dei più armonici, almeno dal punto di vista estetico. Certo che seguire una gara dei 5000 mt., alla lunga, tende ad essere un tantino pesante. Resta però uno sport che meriterebbe una maggiore diffusione a livello televisivo.

Opinione e gusto personale che condividi con Bragagna che ha definito lo Short Track la serie B del pattinaggio.
Ovviamente io la penso al contrario, ma forse sarà per l'amicizia che mi lega a Michele Antonioli e Juri Confortola.
In ogni caso ti posso garantire che visto dal vivo lo Short-Track ti appassiona ancora di più, anche se lo spettacolo televisivo è comunque più che coinvolgente.

Ma ci mancherebbe... Ognuno hai suoi gusti tutti rispettabili. Scusa per la battuta su Bragagna. Era meglio se dicevo che avevi gusti "olandesi"...

Io comunque apprezzo tantissimo la struttura atletica degli Speed-Skaters, una delle più belle in assoluto così come le loro tute e l'eleganza del loro gesto. Così come stimo tantissimo i sacrifici che fanno e la fatica immane che traspare a fine gara (per sforzo anaerobico prolungato è equiparabile al canottaggio)

Solo che mannaggia mannaggia non mi posso addormentare a seguire i 10.000 m!!!

Completamente d'accordo.
Lo speed skating è uno tra gli sport più coinvolgenti fino a che si parla di distanze brevi;poi,come avete detto voi,quando si cade nei 5.000 o nei 10.000 allora la voglia viene meno.

Ammiro però i pattinatori perchè sono sottoposti ad uno sforzo non indifferente,con un accumulo di acido lattino enorme.

E con rilevanti rischi di ipossia come ha dimostrato la giapponese ieri.
Ho ben presenti quelle sensazioni: le gambe che bruciano per l'acido lattico, la bocca che si apre per captare una stilla di ossigeno, la sensazione di crollare, la voglia di mollare, la forza di tenere fino in fondo, fino al traguardo... per accasciarsi al suolo un metro dopo.
Tutti gli sport che danno questo sono comunque sport bellissimi, sono veri sport...

Dovrebbero modificare il regolamento per quelle gare,magari facendo batterie di 4-5 pattinatori(la pista e ' abbastanza ampia),un po' come si fa nelle sprint di fondo(o nello short-track),arrivando ad una finale dove il primo e' certamente quello che vince.In pratica eliminando il confronto con un solo pattinatore,e di conseguenza con il cronometro.

P.S.:Atletica Leggera e Ciclismo su pista(per le gare su distanze lunghe) possono essere altri due esempi da seguire.

Nel mio caso ,non sono affatto annoiato,anzi mi piacerebbe che fosse uno sport piu' diffuso(e di conseguenza piu' mediatico).
Ad essere obiettivi la parola"speed" significa velocita', ed accostarla a gare di 5000 o 10000 metri mi sembra un' po una forzatura.

Prima giornata di gara al Mondiale di Richmond con la disputa dei 1500 metri maschile.
Nella gara vinta dallo statunitense Shani Davis, Enrico Fabris si è classificato sesto.

1 83 Shani DAVIS USA 1:46.17 35.390

2 187 Trevor MARSICANO USA 1:46.30 0.13 35.433

3 108 Denny MORRISON CAN 1:47.05 0.88 35.683

4 186 Chad HEDRICK USA 1:47.08 0.91 35.693

5 161 Håvard BØKKO NOR 1:47.14 0.97 35.713

6 134 Enrico FABRIS ITA 1:47.55 1.38 35.850

Purtroppo me l'aspettavo... ormai nei 1500m Enrico non è più dominante, la concorrenza è diventata spietata, c'è poco da fare. Qualcosina potrebbe ancora farla nei 5000m ma il periodo di vacche grasse per il pattinaggio italiano ahimè è finito...

Ma si sapeva.
Il pattinaggio italiano di velocità in pista lunga era solo Fabris e Simionato.
Chiara, che ha avuto un fior fiore di carriera ad eccezione dei 1000 alle Olimpiadi di Torino in cui l'emozione la divorò letteralmente, è in chiusura di carriera mentre Enrico paga nei 1.500 la lentezza nei primi 600 metri.
Il panorama dei 1.500 ha visto l'esplosione di nuovi talenti rispetto a Torino (Bokko, Morrison ed il giovanissimo Marsicano).
Come sostenevo già a Torino Enrico deve puntare ai 5.000 e sopratutto ai 10.000.
E mi pare, dai risultati di quest'anno, che è quello che sta facendo.
Per quanto riguarda l'arrivederci alle "vacche grasse" aspettiamo la maturazione di Daldossi.
Con lui tra qualche anno ci potremo divertire nelle distanze brevi (dai 500 ai 1.500)