Fonte: UbitennisWickmayer colpo di scenaUn tribunale di Bruxelles annulla la squalifica di un anno a Yannina e Malisse.Ma l´ITF precisa:"non significa ancora che potranno tornare alle competizioni".Sara CecamoreIl pugno di ferro sembra essere durato poco. Per i due tennisti belgi, Yannina Wickmayer e Xavier Malisse, potrebbe essere finito l’incubo doping che li ha visti coinvolti in questi sgoccioli di stagione. Dopo la sospensione di un anno assegnatagli dal Tribunale di Doping belga ad inizi novembre e confermata dalla Federazione Belga di Tennis, il Tribunale Civile di Bruxelles ha annullato le sanzioni ai due tennisti. A meno di un ulteriore appello da parte dell’accusa i due giocatori potranno tornare a giocare da subito.
L’ avvocato della Wickmayer, Kristof De Saedeleer, ha definito “logico” l’annullamento della sospensione dal momento che c’erano sospetti sulla decisione iniziale. L´ITF peró ha tenuto a precisare che la vicenda non é ancora giunta al suo epilogo, che i due giocatori risultano ancora sospesi secondo le regole del programma e che si attende quindi la decisione della´agenzia anti-doping belga per una sentenza definitiva. “L’ITF ha basato le sue decisioni su delle sentenze che ora non possono essere applicate” ha dichiarato l’avvocato. “sarebbe una conseguenza logica se entrambi i giocatori fossero riammessi. Questo è solo il primo passo per garantire che i nostri giocatori tornino in campo il prima possibile”. La speranza dell’ avvocato è che la sua assistita possa ricevere una wild card per gli Australian Open, dal momento che le iscrizioni al torneo sono già chiuse.
Questa la reazione di Wickmayer alla notizia della sospensione della squalifica: “Questo è il piu’ bel regalo di Natale”. “Ho saputo della notizia per telefono, sono appena tornata dallo shopping natalizio. E’ una grande sorpresa. Speravo in una decisione del genere, ma non credevo fosse cosi’ veloce da parte del tribunale. Sono felice."
Nel frattempo sia Wickmayer che Malisse hanno fatto appello anche alla Corte di Arbitraggio dello sport per far ritirare la sospensione. La sentenza è attesa entro 3 mesi. Inoltre gli avvocati della belga stanno tentando anche la via delle autorità europee ponendo in dubbio la legalità delle leggi WADA.
Una vittoria alla Commissione Europea di Bruxelles e alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo potrebbe costringere la WADA a cambiare drasticamente le sue regole sulla reperibilità degli atleti.