| L'Italia è proprio il Paese delle patacche. Anche la Gazzetta sta facendo una pubblicità sfrontata a questa pagliacciata di Schiavone/Pennetta vs Williams. "Il Grande Tennis" manco ci fossero Federer e Sampras come qualche anno fa a Singapore. E intanto di tornei organizzati in Italia si è passati da -ennesimi a uno, cioè Roma. Peraltro al di là dei deliri di Binaghi (Roma quinto Slam) si tratta del 1000 peggio organizzato e con le strutture meno adeguate (al riguardo spoilero qui sotto articolo del direttore di Matchpoint riguardo ciò che Roma dovrebbe fare per essere all'altezza degli Slam) Dunque, avanti così verso lo Slam. E se questo è l’obiettivo, ecco quello che, a mio modesto avviso occorre fare...
1. Costruire altri due stadi, uno più grande dell’attuale, e possibilmente con il tetto scorrevole. Quindicimila posti vanno bene. Per l’altro, il numero 4, ne bastano tremila. Nel costruire il nuovo stadio, ricordarsi di disporre una stanza per i medici di fianco all’ingresso dei giocatori, uno spazio adeguato per i fotografi, e servizi igienici in buon numero. Infine, attribuirgli una forma più svasata, perché negli stadi troppo ripidi, chi sta in alto, soffre.
2. Costruire altri 10 o 12 campi. Meglio sarebbe 15. Venti la perfezione.
3. Serve una sala stampa da almeno 600 posti. L’attuale è di una ottantina, e per attraversarla tutta si cammina per 80 metri (insomma, è stretta e lunga). Lì dov’è adesso, per infilarci tutti i giornalisti di uno Slam, occorrerebbe prolungarla di almeno mezzo chilometro e disporre dei tapis roulants per i meno giovani.
4. Occorrono altre tre sale interviste. Quella di oggi sarebbe, ovviamente, la quarta.
5. Mai dimezzare il servizio trasportation dai quarti del torneo. I giocatori s’incazzano e fanno scenate (una a caso? Jankovic), e la Wta promette multe.
6. Migliorare il servizio lavanderia per i giocatori. I signorini ci tengono assai. Poi su Twitter (una a caso? Mattek) dicono peste e corna. E la Wta promette multe.
7. Ricordare che alcuni giocatori vogliono solo alberghi di lusso. Se la Sharapova vuole stare all’Hilton, inutile risponderle che non c’è posto. Lei telefonerà al signor Hilton, e si farà dare la stanza che vuole.
8. Rendere più scorrevole il via vai verso i bagni. Occorre costruirne di nuovi, e segnalarli come si deve. La domanda più frequente, sul viale, non era “quanto stanno” (i giocatori), ma “dove sta” (la toilette)
9. Non di meno rendere più scorrevole le uscite dai campi. Una sola, fra il nove e il dieci, è sembrata in effetti un po’ risicata come soluzione. Si formano code da casello autostradale.
10. Promemoria: tentare l’open space, com’è stato fatto nei primi due giorni, va anche bene, è da vero Slam, ma far avvicinare troppo un pubblico a dir poco scatenato a un tipo come la Sharapova, sempre sul chi vive, mentre lei si allena, può creare qualche problema. E la Wta, ovviamente, prende nota.
11. Un solo punto di ristoro fornito di tavolini. Un po’ poco per uno Slam... No?
12. Prendere nota di quali siano i rapporti fra torneo e stampa negli altri Slam, e provvedere.
E da ora in poi, buono Slam a tutti. Si vuole riportare il grande tennis in Italia? Magari a Milano? Si facesse un progetto a lungo termine per portare un Master. Quello maschile è forse troppo (anche se dal 2014 non si dovrebbe più giocare alla O2 Arena), ma perchè non quello femminile? Cos'ha Milano meno di Istanbul e Doha? Ah già, ma a un Master probabilmente non ci saranno italiane, quindi al tifoso medio interesserebbe zero. Bisognerebbe sperare che ci siano almeno Sharapova e Wozniacki perchè come si dice in bergamasco "l' tira piö ü pél de pòta che sènt caài chi tròta". (Caài sta per cavalli, il resto si può intuire), ma anche in quel caso si rischierebbe un flop di pubblico. E magari si sfigurerebbe con Istanbul dove quest'anno il pubblico c'era eccome. E si sa che notoriamente la Turchia ha grande tradizione tennistica, e in questo momento ha 7 giocatrici tra le prime 50... E allora avanti così con "Le Williams sfidano l'Italia". Un po' come se io domani mi metto a correre fianco a fianco con il mio cane per 100 metri e annuncio "La sfida di velocità definitiva tra la razza umana e quella canide". |
