Ciclismo, 2015

E invece no: il colombiano corregge il tiro, precisando che il suo era solo un messaggio d'addio alle corse europee. Serpa è infatti intenzionato a proseguire l'attività sul suolo patrio.

A proposito di cafeteros visti dalle nostre parti: Miguel Angel Rubiano Chavez (ex Meridiana-Kamen, Androni-Venezuela e Team Colombia) e Carlos Quintero vestiranno la maglia della Coldeportes-Claro.

Chiude con il professionismo Emanuele Sella, lasciato a spasso dalla Androni-Sidermec.

Vorrei ricordare le critiche che sono state riservate (da più parti) a Ignazio Moser quando decise di smettere perchè "non era disposto a fare sacrifici".

Ignazio che ha smesso per andare a lavorare nell'azienda di famiglia, altra colpa imperdonabile.

Io squalificherei il mondo. Lo radierei da se stesso a volte.

Io lo so che a pensar male si fa peccato... Ma cazzo ha provato una solva volta l'epo e 4 giorni dopo gli sono entrati in casa per un controllo a sorpresa.

Non fa il nome del pro dell'est che gli ha passato la fiala, ma nell'ambiente lo sanno tutti.
E' lui che cercano quando hanno bisogno.
E non a caso a quel pusher gli hanno fatto la standing ovation quando si è ritirato nell'ultima gara della carriera.

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mp please

In ogni caso Rabottini nel 2014 non stava andando affatto male come dice. Aveva fatto una discreta classifica al Giro d'Italia e podio alla Coppi&Bartali, oltre che nel campionato italiano a pochi secondi da Nibali e Formolo. E dopo quella fiala del 3 agosto non ebbe un'impennata di risultati che rimasero in linea con quanto fatto nell'anno e nel 2012.

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/05-01-2016...165077019.shtml della serie parli del diavolo spuntano le corna

Le tappe di camperona e pena cabarga sono disegnate per tenere gli spettatori attaccati allo schermo

Tappe fantastiche. Se le rispettive dirette iniziassero ai -20km.

#freccepiuomenovallonialert

Seriamente: va bene il monopuerto, ma perchè non adottare la soluzione piu semplice per rendere il tutto più pepato senza stravolgere nulla?

Basta mettere su un minuscolo circuito e far ripetere la salita finale. Anche alla Freccia, idem. La affronti una volta, fai la discesa (ci sarà una discesa), fai dieci km di pianura, la fai una seconda volta.

Capisco che l'eccessiva durezza dell'erta finale resta un problema, ma almeno si rende tutto un filo piu avvincente.

Alla freccia lo fanno e dall'anno scorso anche gli organizzatori hanno prrso una pur piccola contromisura alla noia, con quella salita inserita prima del traguardo.

Ma alla vuelta secondo me c'è del dolo. Due bellissime tappe l'anno scorso in un mare di ciclogargarismo (cit.) e un anno dopo:

Tappe di montagna sempre e solo con arrivo in salita

Muri a ripetizione per 10 giorni di corsa

Cronometro alla fine della corsa quando i distacchi verosimilmente sono più risicati

Piattone più muro finale un giorno sì e uno anche

Salita più tosta sempre come ultima di giornata

Cheballe. Poi Magrini urlerà buenas tardes e i telespettatori si prenderanno tutti bene ma un gt monocorde come la vuelta negli ultimi anni non rende onore al vincitore

Sono ovviamente d'accordo con voi, sembra che l'edizione 2015 non sia servita assolutamente a niente. Quest'anno abbiamo visto una Vuelta noiosissima, con corsa bloccata fino agli ultimi 3 km, salvo in due tappe, che casualmente erano le uniche disegnate in modo diverso. Perciò giustamente hanno ridotto le tappe di quel genere a una, peraltro comunque leggermente diversa visto che hanno piazzato da ultimo un salitone come l'Aubisque, che non inciterà di certo all'azione da lontano.

Potrebbe essere molto interessante la seconda tappa basca, anche se piazzarla alla vigilia del tappone pirenaico non mi sembra l'idea del secolo.