Ma parliamo un po' della Milka, azienda appartenente al gruppo Mondelez che da 21 anni sponsorizza alcune atlete di punta o di prospettiva nel mondo dello sci alpino femminile.
Come Elena Curtoni, infortunatasi alla spalla, al ginocchio e alla mano (e forse altrove) dal 2010 ad oggi.
O come Sarka Zahrobska, alla quale è stato diagnosticato un tumore benigno al cervello nel 2012.
O come Tessa Worley, infortunatasi al ginocchio nel dicembre 2013 e costretta a saltare tutta la stagione olimpica.
O come Michaela Kirchgasser, che si è infortunata al ginocchio, due volte, ed al femore tra il 2006 e il 2009.
O come Maria Riesch, che alla terza rottura del ginocchio ha deciso di ritirarsi.
Nel passato abbiamo avuto testimonial del calibro di Hermann Maier (grave incidente in moto) e Ingrid Jacquemod (ha limitato i danni, un solo infortunio rilevante al ginocchio).
L'unica che non si è mai fatta nulla, e sicuramente è simbolo di grande tenuta fisica e conoscenza del proprio corpo e dei propri limiti, è Tina Maze. Che però si è presa questo apparente anno sabbatico, lasciando la Milka senza un'atleta che potesse lottare per la classifica generale di Coppa del Mondo. Dunque si è deciso di allargare i cordoni della borsa e sponsorizzare una nuova atleta: