| 112th WORLD SERIES - GAME 7 Cleveland Indians - Chicago Cubs 7-8 (F/10) [SERIE 4-3 Cubs ---> Campioni del Mondo] (W: Aroldis Chapman - L: Bryan Shaw - SV: Mike Montgomery) HR: CHC 3 (Dexter Fowler, Javier Baez, David Ross); CLE 1 (Raijai Davis)
I Cubs del 2016 diventeranno veramente un film, e non ci sarà bisogno di forzare la mano.
Ma andiamo con ordine. Tempo 4 lanci di Kluber e i Cubs sono subito in vantaggio grazie a un Home Run di Dexter Fowler. Però Hendricks non è in serata di grazia e infatti l'attacco degli Indians produce, riuscendo a pareggiare nel terzo inning.
Nel quarto Kluber cala e l'attacco di Chicago realizza un primo mini-bombardamento a tappeto che permette loro di andare avanti 3-1. Kluber non ne ha proprio più e all'inizio del quinto inning subisce un altro home run da Javier Baez. La sua partita finisce dopo soli 57 lanci (ma d'altronde era la terza partenza in poco più di una settimana) ed entra in scena Andrew Miller, l'uomo in più del bullpen degli Indians in questa post-season. Però le mazze dei North Siders sono caldissime e anche lui fatica a restare in piedi. L'inning si chiude sul 5-1 per gli ospiti.
Sembra finita, ma nel bottom del quinto pure Hendricks sbanda. Allora Joe Maddon decide di richiamarlo dopo poco più di 60 lanci, mandando sul monte come rilievo Jon Lester, il partente di gara-1 e gara-5. Diciamo che il suo impatto sulla partita non è memorabile, perchè subisce una valida e poi a causa di un wild pitch permette agli Indians di accorciare le distanze sul 5-3.
Nel sesto inning David Ross realizza il terzo home run dei Cubs, che si issano 6-3. Lester si riprende molto bene e passa indenne sia sesto che settimo inning. Nel corso dell'ottavo elimina due battitori, ma poi subisce una valida. Allora Joe Maddon decide di richiamarlo e di mandare sul monte Aroldis Chapman, ovvero il closer della squadra, con un out d'anticipo. Chapman è uno dei migliori closer della MLB, ma il suo inizio è pessimo. Prima subisce un doppio che permette al corridore degli Indians di marcare. Poi Rajai Davis realizza un home run con un uomo in base che manda in delirio il Progressive Field. 6-6. Chapman subisce un'altra valida, ma Maddon decide di tenerlo sul monte e chiude l'inning.
Però siamo nel nono inning e si ricomincia da capo. Qui Jason Hayward tra la sua battuta, un errore della difesa di casa e una base rubata si porta in terza. Gli Indians però si salvano, ma nel bottom del nono Chapman e la difesa Cubs fanno il loro. Per la prima volta in questa World Series si va agli extra-inning.
Il decimo si apre con un singolo di Kyle Schwarber, sostituito subito dal pinch-runner Albert Amora che si installa in prima, il quale avanza in seconda sulla giocata che elimina Kris Bryant. Qui, probabilmente la volontà di provare a chiudere l'inning con un double play, spinge Francona a ordinare il walk intenzionale di Anthony Rizzo. Ma questi Cubs possono essere straripanti, e infatti Zobrist batte un doppio che permette ad Amora di raggiungere casa base e riportare avanti i Cubs. Viene walkato intenzionalmente anche Addison Russell, ma il battitore successivo è Miguel Montero, non l'ultimo dei pirla. E infatti batte una valida che consente a Rizzo di marcare e di portare il risultato sull'8-6. Due run di vantaggio e le basi sono cariche. Francona manda allora sul monte Trevor Bauer, che riesce a evitare guai peggiori tenendo vivi, seppur agonizzanti, gli Indians.
Nel bottom del decimo Chapman viene richiamato e il compito di chiudere viene affidato a Carl Edwards. Elimina Mike Napoli e Josè Ramirez. Siamo a un out dal successo. Però poi concede un walk a Brandon Guyer, che poi ruba la seconda. Da lì riesce a fiondarsi a casa base quando Rajai Davis batte una valida. 8-7 e un uomo in base. Teoricamente gli Indians potrebbero ribaltare il risultato in walk-off. Maddon decide di inviare sul monte Mike Montgomery. Per lui due lanci. Sono sufficienti per concedergli una riga nei libri di Storia, perché Michael Martinez viene eliminato e la partita finisce.
Dunque, prendiamo fiato e poi leggiamolo con calma. I Chicago Cubs hanno vinto la World Series. Ripetiamolo per essere sicuri: i Chicago Cubs hanno vinto la World Series. Finisce così il più lungo digiuno nella storia dello sport americano, perché i North Siders non vincevano dal 1908. Lo fanno dopo oltre un secolo con una squadra creata apposta per questo obiettivo.
103 vittorie in regular season, dove sono stati devastanti. Ma la post-season è stata ben più accidentata. Già in Division e Championship Series avevano dovuto sudare, ma contro gli Indians sono stati davvero sull'orlo della sconfitta. E, appunto, se diventerà un film basterà attenersi alla realtà per avere una trama avvincente.
Sono contento per Joe Maddon, che è probabilmente il miglior manager della MLB e si è guadagnato un posto in prima fila nella storia del baseball. Non è il suo primo anello (ne aveva già vinto uno nel 2002 con gli Angels, ma questo pesa molto, molto di più).
Terry Francona invece, dopo aver guidato i Red Sox alla conquista della World Series per la prima volta dopo 86 anni, ha rischiato di fare altrettanto con gli Indians dopo 68. Sarebbe stato clamoroso e gli avrebbe dato un'aura mistica che probabilmente non avrebbe meritato. Gli Indians, che da oggi sono ufficialmente la squadra MLB che non vince da più tempo, chiudono con l'amaro in bocca, perché sicuramente perdere una World Series agli extra inning di gara-7 dopo essere andati avanti 3-1 nella serie non è piacevole. Però i Cubs erano oggettivamente più forti, e alla fine questa forza è uscita.
MVP della serie Ben Zobrist, uno che dopo gara-1 era stato perculato da alcuni su Twitter perché in World Series è un chocker e non batte una sega. Ecco, appunto. E poi Zobrist ha a sua volta una storia da film. Un "utility player" capace di ricoprire bene tre ruoli e uno che fino a 34 anni non aveva vinto niente e sembrava ormai marcio. Invece a luglio 2015 si accasa ai Kansas City Royals e tre mesi dopo vince la World Series. Poi Joe Maddon, che lo conosce bene, lo ha voluto ai Cubs. Altra World Series vinta, e da protagonista.
Nota di colore numero 1: nel 1989, in Ritorno al Futuro II, si immaginava che i Cubs sarebbero tornati a vincere la World Series per la prima volta nel 2015. Close enough direi.
Nota di colore numero 2: i Cubs andranno alla Casa Bianca, come ogni squadra vincitrice di World Series. Succederà la prossima estate. Barack Obama, che è sì di Chicago, ma è un tifoso dei White Sox (con i quali non corre propriamente buon sangue) l'ha scampata per un pelo.
Nota di colore numero 3: i tifosi dei Cubs non daranno fuoco alla sede di Sport Illustrated, che aveva dato per certa la loro vittoria già a inizio ottobre, con tanto di copertina dedicata.
Dunque la stagione MLB 2016 si è conclusa, e rimarrà per sempre nella storia come quella in cui i Chicago Cubs hanno spezzato un tabù che a un certo punto pareva insormontabile.
Edited by Vandenberg - 3/11/2016, 10:06
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