| 113th WORLD SERIES - GAME 7 Los Angeles Dodgers - Houston Astros 1-5 [SERIE 4-3 Astros ---> CAMPIONI DEL MONDO 2017] (W: Charlie Morton - L: Yu Darvish) HR: HOU 1 (George Springer)
Pronti, via e gli Astros volano sul 2-0 in un amen tra valide, basi rubate ed errori difensivi altrui. Però McCullers parte malissimo, con poco controllo, tanto che colpisce due battitori. I Dodgers caricano le basi, ma gli Astros riescono a salvarsi. Nel secondo le mazze di Houston travolgono Yu Darvish, con l'apoteosi di George Springer che realizza un home run, il quinto di questa world series, numero che gli permette di eguagliare Reggie Jackson e Chase Utley, unici giocatori sinora capaci di battere 5 fuoricampo nella stessa world series. Darvish viene richiamato prestissimo (cosa già avvenuta in gara-3) e dopo due inning gli Astros sono avanti 5-0. McCullers però continua a soffrire. Comunque sia la difesa di Houston riesce ancora a metterci una pezza. I Dodgers mandano sul monte addirittura Kershaw, che però inizia a silenziare le mazze ospiti. McCullers male anche nel terzo, tanto che viene attivato anche il bullpen degli Astros. Al sesto Kershaw finisce la benzina, ma riesce a chiuderlo. Houston si gioca la carta di mandare Charlie Morton sul monte come rilievo, ma proprio in quel momento i Dodgers riescono finalmente a concretizzare qualcosa, marcando una run. Ma da quel momento Morton diventa intoccabile, e silenzia l'attacco avversario fino alla fine. Finisce 5-1, punteggio bugiardo perchè la partita è stata molto più equilibrata, ma poco cambia.
Gli Houston Astros si laureano Campioni del Mondo per la prima volta, diventando la ventitreesima franchigia a vincere una World Series. Si tratta del primo "Maiden Title" dal 2002, quando si imposero gli Angels.
Questi nel 2013 erano lo zimbello della MLB, con tre stagioni consecutive da 100+ sconfitte. Poi cosa è cambiato?
Basta andare a vedere la storia agonistica degli uomini chiave di questo successo.
Carlos Correa, 23 anni, draftato nel 2012. José Altuve, 27 anni, nel sistema farm Astros dal 2007. George Springer, 28 anni, draftato nel 2011 (lui che era già stato selezionato dai Twins nel 2008, ma rinunciò perché non si sentiva pronto per il professionismo). Alex Bregman, 23 anni, draftato nel 2015. Dallas Keuchel, 29 anni, draftato nel 2009.
Insomma, tanto scouting di successo. E magari - quando si è capito di poter vincere - l'arrivo di Justin Verlander, che quando è stato chiamato in causa ha quasi sempre fatto la differenza e a 34 anni - dopo una vita passata ai Tigers - si mette finalmente al dito un anello arrivando a Houston all'ultimo momento utile per le trade lo scorso 31 agosto.
Già Houston, che ad agosto era stata inondata dall'Uragano Harvey. E infatti il manager A.J.Hinch (uno che prima di prendere in mano gli Astros, con prima stagione completa nel 2015, aveva zero esperienza) aveva parlato di squadra in missione e di un titolo che avrebbe aiutato ad alzare il morale di una città duramente provata.
I Dodgers invece devono nuovamente riporre i sogni di gloria nel cassetto e la cosa sta diventando frustrante. Siamo a cinque stagioni consecutive in post-season (e nel baseball sono tante), senza però ancora nessun titolo. Alla fine in questa serie la differenza l'hanno fatta le due partite vinte agli extra end dagli Astros.
George Springer eletto MVP della serie, d'altronde con 5 home run la scelta era scontata.
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