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biathlon ed armi ad aria compressa

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jostein
view post Posted on 5/5/2008, 17:42     +1   -1




Ho visto che esistono armi ad aria compressa a libera vendita dedicate al biathlon, in Italia vendono il modello Feinwerkbau P75 e Steyr LGB 1 : qualcuno le ha mai provate ? si possono usare e trasportare sulle spalle come la carabina cal. 22 ?
a quale distanza vengono usate e con bersagli di quale diametro ?

Grazie a tutti in anticipo per le risposte !



(ps. ...e grazie anche per le risposte all'altro topic sulla pratica del biathlon ! non vi avevo ancora ringraziato... :ops: )
 
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cecchino1
view post Posted on 6/5/2008, 07:14     +1   -1




I nomi dei modelli non li ricordo comunque i fucili ad aria compressa vengono adoperati regolarmente dai ragazzini diciamo dagli 8 anni e fino all'ultimo anno di categoria allievi (14 anni) Tutte le gare giovanili vengono effettuate con fucili ad aria compressa. Chiaramente i fucili non vengono portati in spalla data la giovane età dei concorrenti ma lasciati al poligono in una specie di rastrelliera: un atleta, effettuato il giro sul fondo, si ferma prende il suo fucile spara e riposa il fucile. I bersagli da terra hanno un diametro di 1,5 cm e da in piedi di cm 3. Si spara da una distanza di 10 m.
Magari ti sembrerà facile ma ti assicuro che non è così. D'altronde per iniziare i ragazzi al biathlon questo è un passaggio obbligato e normanlmente vedo che i ragazzini/e si divertono molto.
 
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marchio11
view post Posted on 6/5/2008, 08:59     +1   -1




mi aggancio a questo argomento per chiedere una curiosità:
ho notato che i due modelli di carabine ad aria compressa sopra citati si aggirano sui 2000 euro; ma sono davvero questi i prezzi di un'arma per avvicinarsi al biathlon?
Cioè un bambino o ragazzo che vuole avvicinarsi a questo sport deve sobbarcarsi questa spesa oltre a tutto il resto? oppure intervengono i comitati che hanno un certo numero di armi da affidare ai ragazzi, che poi crescendo possono comprarsene una tutta loro?
Oppure essendo tesserati si hanno dei canali d'acquisto agevolati?

Forse è una domanda banale, ma sono rimasto abbastanza colpito da quelle cifre.
 
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cecchino1
view post Posted on 6/5/2008, 10:29     +1   -1




Mah io ti posso parlare per la Valle d'Aosta. Quasi tutti gli sci club acquistano qualche carabina ad aria compressa e quando c'è la gara la stessa carabina, che come ho scritto è appoggiata in una rastrelliera, viene usata da più atleti di quello sci club. Purtroppo d'ogni tanto capita che un atleta sta sparando e ne arriva un'altro del medesimo sci club che deve attendere qualche secondo che il compagno finisca.
Il Comitato valdostano ha un certo numero di carabine in dotazione e le presta a quegli sci club che non ne sono in possesso.
Comunque i costi sono quelli. Per una carabina calibro 22 a meno di € 2.500/2.800 non le trovi e in più ci vuole il porto d'armi che tra una cosa e l'altra ha un costo elevato. Anche qui, in Valle, c'è chi si compra l'arma, magari di seconda mano da atleti che hanno smesso, oppure paga un costo di noleggio al Comitato che ne ha in dotazione un certo numero.
 
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marchio11
view post Posted on 6/5/2008, 10:47     +1   -1




CITAZIONE (cecchino1 @ 6/5/2008, 11:29)
Mah io ti posso parlare per la Valle d'Aosta. Quasi tutti gli sci club acquistano qualche carabina ad aria compressa e quando c'è la gara la stessa carabina, che come ho scritto è appoggiata in una rastrelliera, viene usata da più atleti di quello sci club. Purtroppo d'ogni tanto capita che un atleta sta sparando e ne arriva un'altro del medesimo sci club che deve attendere qualche secondo che il compagno finisca.
Il Comitato valdostano ha un certo numero di carabine in dotazione e le presta a quegli sci club che non ne sono in possesso.
Comunque i costi sono quelli. Per una carabina calibro 22 a meno di € 2.500/2.800 non le trovi e in più ci vuole il porto d'armi che tra una cosa e l'altra ha un costo elevato. Anche qui, in Valle, c'è chi si compra l'arma, magari di seconda mano da atleti che hanno smesso, oppure paga un costo di noleggio al Comitato che ne ha in dotazione un certo numero.

ti ringrazio per la risposta! Avrei detto che le carabine ad aria compressa costassero molto meno rispetto alle altre e invece mi sbagliavo di grosso.
Ogni volta imparo qualcosa di nuovo e mi rendo conto di quanti sacrifici (anche economici) ci siano dietro a questi giovani ragazzi.
 
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cecchino1
view post Posted on 6/5/2008, 12:39     +1   -1




CITAZIONE
ti ringrazio per la risposta! Avrei detto che le carabine ad aria compressa costassero molto meno rispetto alle altre e invece mi sbagliavo di grosso.
Ogni volta imparo qualcosa di nuovo e mi rendo conto di quanti sacrifici (anche economici) ci siano dietro a questi giovani ragazzi.

Per chiudere il discorso riguardo i fucili ad aria compressa direi che puoi stare tranquillo. I ragazzi/e che si avvicinano al biathon, come ho scritto, i fucili per sparare o presso il proprio sci club o presso il comitato li trovano compresi i colpi per sparare. Quindi chi si vuole avvicinarsi al biathlon non ha spese superiori a quelle di un fondista.
Il problema costi comincia quando passi alla carabina cal. 22. Come ho già scritto qui sì che i costi aumentano non solo per l'arma ma anche per i colpi i cui cui costi cominciamo ad essere importanti e poi ci sono le trasferte e qui dipende dalle disponibilità economiche dei Comitati.
 
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jostein
view post Posted on 6/5/2008, 14:15     +1   -1




un'ultima domanda:

al di fuori dell'agonismo, per un adulto che intende imparare la tecnica di tiro del biathlon oppure allenarsi, queste armi ad aria compressa possono essere utili ?
(sarebbero un po' più economiche, ed essendo classificate come "armi a modesta capacità offensiva" possono essere usate con le dovute cautele anche fuori da un poligono)

oppure sono di dimensioni troppo piccole per un adulto e troppo distanti da un carabina cal. 22 ?

grazie e saluti a tutti !
 
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cecchino1
view post Posted on 6/5/2008, 14:37     +1   -1




Secondo me per imparare la tecnica di tiro vanno bene anche i fucili ad aria compressa. Come dimensioni sono simili alla carabina calibro 22 anzi mi viene da pensare, anche se non l'ho mai fatto, che questi fucili pesini addirittura di più. Fino a 5/6 anni fa bisognava caricare un colpo alla volta e cone le dita gelate era un'impresa. Ora invece è molto più facile perchè la tecnica di sparo è simile al 22 e puoi quindi sparare tranquillamente con i guanti.
 
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cecchino1
view post Posted on 14/6/2008, 10:05     +1   -1




Per tornare al discorso di ieri circa l'eventualità di ridurre i diametri dei bersagli nella gare Senior, vi posso dire che nelle gare giovanili dove si usano i fucili ad aria compressa fino a circa 6/7 anni fa il diametro del bersaglio era uguale sia sparando da terra che da in piedi cioè di 3 cm. In pratica da terra un ragazzo/a appena appena bravo li prendeva tutti con facilità, in piedi era un pò diverso. Per ovviare a ciò e anche in vista del passaggio alla carabina calibro 22 si è deciso di portare il diametro dei bersagli a terra ad 1,5 cm e da allora chiaramente la musica è cambiata. Questa è stata chiaramente una decisione presa a livello nazionale ma in futuro chissà che l'IBU non pensi a qualcosa di simile anche tra i Senior. Vedremo
 
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Gnazzo il bisonte bianco
view post Posted on 15/6/2008, 11:32     +1   -1




Sarebbe un bel cambiamento, sicuramente interessante!!!
 
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lupo 3
view post Posted on 25/6/2009, 08:57     +1   -1




Da una ventina di anni sono stati utilizzati e abbinati alle carabine e al compiuter i raggi laser. Inizialmente per il tiro a segno e poi provato anche con le sagome del biathlon. Nato per perfezionare il tiro, sul monitor infatti si vede il tracciato del puntamento e il momento dello scatto del grilletto, e da qui fare le eventuali correzioni, da qualche anno con la sua evoluzione e perfezionamento, con speciali adattatori, inseriti sia sotto la canna o all'interno della stessa è diventato uno strumento perfetto per il tiro. Attualmente si può usare sia sulle carabine ad aria compressa che sulle cal. 22 e con apposite sagome cadenti si può fare lo stesso tiro con i pallini e munizioni. Molte squadre nazionali lo usano da anni e anche i comitati ne fanno uso all'inizio della preparazione fino in autunno. L'Ibu pensa di utilizzare questo sistema di tiro per le gare estive nelle città e per le gare spettacolo, si evitano così le grandi protezioni necessarie per la sicurezza. Diverse ditte hanno fatto modelli di sagome che sono sofisticate e quindi i costi sono ancora alti, non tanto l'adattatore che costa poco più di 100 euro e può essere attaccato a qualsiasi catorcio di arma che abbia uno scatto funzionante, ma le sagome che costano per la cal. 22 più di mille euro, sono delicati e abbisognano di una costante messa a punto. Si iniziano a organizzare le prime gare dimostrative in Piemonte e in estate una a Cuneo e una a Torino in centro città. Potrebbe essere il futuro per il biathlon portato a livello giovanile, scuole, palestre, ecc. L'evoluzione e il tempo lo diranno.
 
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view post Posted on 25/6/2009, 13:14     +1   -1
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Credo che per gli allenamenti e le kermesse-show possano essere soluzioni intelligenti. Soprattutto per le seconde.

Ma spero che mai si arrivi ad utilizzare sistemi basati sui laser anche in coppa del mondo, perchè cambierebbe il biathlon come lo conosciamo: niente rinculo dopo lo sparo, e quindi risulterebbe più semplice mantenere la posizione di tiro soprattutto in piedi.
Inoltre il vento smetterebbe di essere un fattore e quindi il livello di difficoltà si abbasserebbe parecchio.

E' anche vero che prima o poi le armi da fuoco potrebbero sparire del tutto sostituite da altre basate sui laser. Però si parla di un futuro molto lontano, e obiettivamente non credo di arrivare al 22° secolo, quindi se questo sarà il biathlon di un futuro molto lontano amen...
 
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view post Posted on 25/6/2009, 15:10     +1   -1
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CITAZIONE (Vandenberg @ 25/6/2009, 14:14)
Credo che per gli allenamenti e le kermesse-show possano essere soluzioni intelligenti. Soprattutto per le seconde.

Ma spero che mai si arrivi ad utilizzare sistemi basati sui laser anche in coppa del mondo, perchè cambierebbe il biathlon come lo conosciamo: niente rinculo dopo lo sparo, e quindi risulterebbe più semplice mantenere la posizione di tiro soprattutto in piedi.
Inoltre il vento smetterebbe di essere un fattore e quindi il livello di difficoltà si abbasserebbe parecchio.

E' anche vero che prima o poi le armi da fuoco potrebbero sparire del tutto sostituite da altre basate sui laser. Però si parla di un futuro molto lontano, e obiettivamente non credo di arrivare al 22° secolo, quindi se questo sarà il biathlon di un futuro molto lontano amen...

Lì si che bisognera diminuire i bersagli.

Introduci il laser? Bene, ma il diametro dei bersagli anzichè avere il diametro del rotolo di carta igienica, lo accorci ad una grandezza tipo diametro di un maccherone.
 
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lupo 3
view post Posted on 26/6/2009, 08:47     +1   -1




Siamo ancora lontani da farne uso in Coppa, anche se il laser è gia stato sperimentato una decina di anni fà dall'Ibu. Cisono troppi interessi dietro, armi, munizioni, ecc., manca sicuramente il rumore del colpo, sono stati sperimentati e inseriti anche quelli con degli amplificatori, per dare la stessa sensazione al pubblico e quindi sotto il punto di vista spettacolo nulla cambierebbe. Per l'atleta e il tiro, vengono a mancare le condizioni ambientali come il fattore vento e il cambio della luce che certi atleti temono e non sanno reagire nel regolare la diotra, quindi alcune semplificazioni, in quanto il laser una volta regolato rimane immutato a queste condizioni. Se più facile o meno è da vedere, quel minimo di rinculo che viene a mancare comporta un l'aumento della velocità di esecuzione del tiro e il rischio dello sbaglio rimarrebbero comunque pressochè invariato. Si può sempre diminuire i bersagli a terra per aumentare la difficoltà come dice Willy anche perchè il raggio è molto più sottile, i colpi sul bordo che attualmente fanno cadere il bersaglio sarebbero di molto inferiori e tante altre cose nuove che migliorerebbero o renderebbero più difficile il tiro. L'evoluzione a volte è molto più veloce di quanto si può credere, dipende dalle grandi nazioni cosa ne pensano, se vedono lo sviluppo come un possibile futuro avversario in quelle nazioni dove l'uso delle armi è più ostacolato che da loro. Partirà sicuramente per le gare si sommer-biathlon fra non molto.
 
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